Quella di comprare un nuovo televisore "piatto" Lcd o al plasma, è una tentazione alla quale molti consumatori difficilmente riescono a resistere. Questioni di ingombro, (infinitesimale rispetto ai vecchi tv a tubo catodico), di peso, di design e di brillantezza delle immagini, soprattutto adesso che il digitale terrestre e l'alta definizione stanno diventando più di un miraggio. Il costante calo dei prezzi poi spinge i consumatori verso modelli più performanti, innovativi e soprattutto più grandi; un modello a 37 pollici è ormai ritenuto standard. Tuttavia in questa corsa all'aumento dei «pollici» in tempi d'inevitabile attenzione ai consumi occorre considerare con grande cura, sia in fase di acquisto sia nell'uso quotidiano, il peso che un simile apparecchio può avere sulla bolletta elettrica.
Le dimensioni
Tanto per cominciare, gli esperti invitano a considerare l'ambiente nel quale il nuovo televisore andrà inserito, calibrando le dimensioni effettivamente necessarie per una buona esperienza visiva. Secondo una statistica del sito Web Ecotelevision infatti, un monitor Lcd a cristalli liquidi da 32 pollici consuma circa 150 Watt. Per uno schermo Lcd da 65 pollici, il consumo può salire fino a quasi 540 Watt: raddoppiando dunque le dimensioni dello schermo, si quadruplica il dispendio energetico. Si ricordi poi che, secondo Legambiente, un televisore acceso 5 ore al giorno costa 17 euro all'anno se consuma 50 Watt all'ora, ma 170 euro se assorbe dieci volte più elettricità.
La tipologia
Un altro elemento da considerare è la scelta della tecnologia del l'apparecchio. Sono due le tipologie di televisori che al momento si contendono la gran parte degli utenti: i cristalli liquidi (o Lcd) e il plasma. La scelta dell'uno o dell'altro modello può avere un impatto non trascurabile sulla bolletta.
I monitor al plasma hanno una migliore luminosità e un maggiore contrasto, gli Lcd invece sono maggiormente diffusi e contano su una migliore definizione. L'impiego di fosforo rende inoltre gli apparecchi al plasma inclini a "imprimere" le immagini statiche, producendo però più calore di quelli Lcd. La tecnologia Lcd genera invece un consumo energetico relativamente basso. I televisori Lcd non impiegano poi fosforo per creare l'immagine, producendo così minor calore.
Secondo recenti rilevazioni, considerando un uso di quattro ore al giorno per 300 giorni l'anno, il consumo annuo di un plasma da 50 pollici può arrivare a 100 euro, un Lcd da 40 pollici si ferma invece attorno ai 50 euro.
Il decoder
Il digitale terrestre è ormai una realtà tangibile nel panorama televisivo. Per poter usufruire di questo sistema di diffusione del segnale televisivo però tutti sanno che occorre un "set top box" (o decoder interattivo) collegato all'antenna, al televisore e alla presa telefonica. Un simile dispositivo anche in fase di spegnimento resta sempre in stand-by, anche per poter ricevere sempre gli aggiornamenti del segnale o del software, e dunque può rappresentare una voce importante a livello di consumo energetico. Meglio dunque puntare sui modelli che integrano un sintonizzatore per il digitale terrestre. Soluzioni che consumano più energia di un normale televisore, ma molto meno rispetto alla somma dei consumi di un televisore e di un decoder separato. Attenzione però, in alcuni casi, pur integrando il sintonizzatore digitale, i televisori Lcd o al plasma non sono in possesso di lettore di smartcard, il che vuol dire che un utente è poi costretto comunque a comprare un lettore separato per poter accedere a servizi a pagamento (come quelli di Mediaset Premium o La7 Cartapiù).
Lo stand-by
Nella maggior parte dei casi, a differenza dei vecchi Crt (le tv a tubo catodico), sia i nuovi tv Lcd sia quelli al plasma spesso non dispongono di un tasto di spegnimento totale, rimanendo dunque sempre in fase di stand-by. I primi modelli, in questa modalità arrivavano a consumi elettrici importanti, ora però il mercato si sta muovendo e il consumo di energia in modalità stand-by spesso scende sotto 1 Watt. Ma per evitare dubbi o spese in eccesso ci sono varie possibilità, la prima è quella di applicare prese elettriche ("ciabatte") dotate di interruttori generali. Strumenti che permettono di risparmiare soprattutto quando si trovano a gestire l'energia che arriva da più dispositivi (videoregistratore, tv, lettore dvd). Sul mercato ci sono anche sistemi più evoluti, con apparecchiature dotate di chip interno che, una volta collegate alla ciabatta multipresa, memorizzano gli stand-by dei vari elettrodomestici e ne assorbono l'energia.